
L’Italia cerca di lavorare con Francia e Germania per posticipare l’approvazione della norma europea 7
Adolfo Urso, Ministro dell’Industria italiano, ha dichiarato che il suo paese spera di lavorare con Francia e Germania per “influenzare” e rallentare la velocità delle leggi UE sulla riduzione delle emissioni di automobili e camion.
Il governo del premier italiano Giorgia Meloni si è chiaramente e fortemente opposto alla decisione dell’Unione Europea di vietare la vendita di nuovi veicoli a benzina e diesel entro il 2035. Uno dei ministri ha affermato che il passaggio obbligatorio ai veicoli elettrici equivale a “suicidio” ed è un “dono” all’industria cinese.
In un’intervista del 25 febbraio, Urso ha chiesto all’organo esecutivo dell’Unione Europea (la Commissione Europea) di adottare misure “pragmatiche, concrete e non ideologiche” sulle leggi sul cambiamento climatico, e ha affermato che spera di stabilire “alleanze” con Francia e Germania per ridurre i costi dell’industria e dei consumatori.
Ha rivelato di aver discusso la questione con Robert Habeck, ministro tedesco dell’Economia, a Berlino il 20 febbraio, e che avrebbe avuto la stessa discussione con Bruno Le Maire, ministro francese dell’Economia, a Roma il 3 marzo. “I tre grandi paesi industriali europei possono avere un impatto sulle norme normative europee”.
Urso ha citato in modo specifico i due progetti di legge dell’Unione europea, vale a dire le norme sulle emissioni Euro 7 più severe per automobili, camion, camion e autobus, e la proposta di ridurre ulteriormente le emissioni di camion e autobus questo mese.
Egli ha detto che se non fossero soddisfatti i requisiti dell’Italia, l’Italia ritarderebbe “risolutamente” l’approvazione dei due progetti di legge fino a dopo le prossime elezioni del Parlamento europeo nel 2024. “Queste sono due cose importanti che devono essere risolte realisticamente e dare ai cittadini e alle imprese una reale opportunità di adattarsi alle nuove regole in modo tempestivo”.
In risposta alle preoccupazioni espresse dal Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, Urso ha affermato che nell’approvvigionamento di combustibili fossili l’UE potrebbe passare dal “dominio energetico” della Russia a “dipendenza più grave” dalle tecnologie verdi e dalle materie prime cinesi.
I regolamenti dell’UE sulle emissioni del settore stradale fanno parte di un pacchetto più ampio di politiche rigorose volte al cambiamento climatico, volte a raggiungere l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra nella regione entro il 2030.
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