
L’Italia condanna fermamente il divieto Ue di bruciare, dicendo che equivale a “suicidio”
Il 16 febbraio l’Italia si è opposta al piano dell’UE di vietare la vendita di nuovi motori a combustione interna entro 12 anni. Matteo Salvini, Ministro dei Trasporti italiano, ritiene che la rapida transizione dell’Unione Europea ai veicoli elettrici sia un atto di “suicidio” e un “dono” all’industria automobilistica cinese.
Secondo i regolamenti approvati dal Parlamento europeo il 14 febbraio, entro il 2035, le nuove auto vendute dai costruttori automobilistici devono raggiungere una riduzione delle emissioni di anidride carbonica del 100%, il che impedirà ai costruttori automobilistici di vendere nuovi veicoli alimentati a combustibili fossili nei 27 paesi dell’Unione Europea.
Questo piano dell’Unione Europea ha incontrato una forte opposizione da parte dell’Italia, perché l’industria automobilistica italiana è ancora concentrata principalmente sulla tecnologia automobilistica dei motori a combustione interna. “Siamo tutti preoccupati per l’acqua, la qualità dell’aria e un ambiente più pulito… ma questo non significa che milioni di lavoratori saranno licenziati e migliaia di imprese saranno chiuse”, ha detto Matteo Salvini.
“L’ideologia fondamentalista dell’elettrificazione pura non è diversa dal suicidio ed è un dono alla Cina (l’industria automobilistica).” Salvini ha aggiunto che abbiamo bisogno di più tempo e denaro per garantire una transizione fluida ai veicoli elettrici.
Secondo il Corriere della Sera, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha detto in precedenza che l’Italia cercherà di ridurre l’obiettivo fissato dal “divieto UE dei motori a combustione interna”. Tajani ha detto: “L’Italia presenterà una propria proposta: limitare la percentuale di riduzione delle emissioni al 90% per dare all’industria l’opportunità di adattarsi”.
Secondo i dati dell’ANFIA, l’industria automobilistica italiana impiega direttamente o indirettamente più di 270000 lavoratori, che rappresentano oltre il 5% del PIL del Paese. Secondo i dati ANFIA, le vendite di veicoli elettrici puri in Italia nel 2022 sono diminuite del 27% anno su anno, rappresentando solo il 3,7% del numero totale di veicoli nuovi immatricolati.
Nell’ottobre dello scorso anno, i paesi dell’UE hanno raggiunto un accordo sul divieto della vendita di nuovi motori a combustione interna, ma è ancora necessaria l’approvazione formale prima che entri in vigore. L’approvazione finale è prevista per marzo di quest’anno.
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